Il mondo dello zucchero by Ulbe Bosma

Il mondo dello zucchero by Ulbe Bosma

autore:Ulbe Bosma [Bosma, Ulbe]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EINAUDI
pubblicato: 2024-01-29T12:00:00+00:00


Conquiste nella regione caraibica.

In nessun altro momento della sua storia Cuba fu cosí legata agli Stati Uniti come alla metà degli anni Venti del secolo scorso. L’isola doveva la sua prosperità al fatto di trovarsi a breve distanza da un mercato di consumatori equivalente a quelli di Gran Bretagna, Francia, Italia, Belgio, Olanda e Germania messi insieme. Il consumo pro capite di zucchero negli Stati Uniti era in effetti il doppio di quello europeo. Grazie a una rapida crescita spontanea e a una forte immigrazione dalla Spagna, la popolazione dell’isola passò da 1 6o0 000 nel 1899 a quasi 4 o00 000 nel 1930. Nel Libro de Cuba (1925) l’isola è descritta come la seconda nazione piú ricca dell’America Latina, dopo l’Argentina. Il tasso di mortalità era basso, l’alfabetismo diffuso, la rete telefonica efficiente; l’isola disponeva di un aeroporto internazionale e per le sue strade giravano piú automobili che in quasi tutti gli altri paesi dell’America Latina58.

Oltre al Trust e alla sua affiliata Nsrc, Cuba attirò l’attenzione di altri industriali interessati alla trasformazione della canna e allo zucchero da essa ricavato. Sin dalla fine del XIX secolo i consumi di bibite, dolciumi e cioccolato erano cresciuti in modo esponenziale. Poiché lo zucchero costituiva una parte notevole del costo di questi beni di consumo, per molti industriali del settore divenne conveniente produrlo in proprio, in modo da arginare la volatilità del mercato e prevenire potenziali speculazioni sui prezzi da parte del Trust. Tra i primi a integrare l’intera catena produttiva, dal campo alla tavoletta di cioccolato, fu Milton Snavely Hershey, un industriale originario di Filadelfia, la «capitale dei dolci» americana, dove l’introduzione delle prime pentole a vapore rotanti aveva rivoluzionato nel 1851 il laborioso processo di produzione dei dolciumi. Grazie a queste le nuove fabbriche sfornavano tonnellate di dolciumi alla settimana, contro i pochi chilogrammi al giorno prodotti dai laboratori artigianali della prima metà del secolo59.

Hershey apparteneva al genere dell’imprenditore che si è fatto da solo, che ha conosciuto la fame da piccolo e collezionato una serie di fallimenti prima di diventare una leggenda nel suo campo. Il suo primo successo fu la produzione di caramelle meno appiccicose e di una cioccolata piú morbida grazie all’aggiunta di una giusta dose di latte di mucca, qualità per cui le tavolette Hershey sono tuttora famose60. Nel 1912 la sua fabbrica aveva un’estensione di diciotto acri e assorbiva enormi quantità di zucchero, tanto da spingere Hershey a cercare un modo di aggirare il Trust e la Nsrc. La questione divenne ancora piú urgente durante la Prima guerra mondiale, quando la penuria di zucchero minacciò di danneggiare gravemente i suoi affari. Nel 1916 Hershey decise di creare una propria hacienda a Cuba, dove costruí anche un enorme zuccherificio e, come lascito all’isola, una linea ferroviaria elettrificata da Matanzas all’Avana, per trasportare il suo zucchero fino alle navi. Risiedeva per una parte dell’anno a Cuba, che si stava trasformando in un paradiso tropicale per milionari americani, come il suo amico Henry Ford, attratto dalla possibilità di estrarre etanolo per i motori delle sue automobili dalla canna da zucchero.



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